Vento e flipper di Haruki Murakami è una raccolta di due brevi racconti scritti dall’autore all’inizio della sua carriera da scrittore.
C’è un aneddoto curioso su come a Murakami sia venuta l’ispirazione per scrivere il suo primo romanzo (o per meglio dire lungo racconto). Nel 1978, mentre era steso su un prato verde a guardare una partita di baseball al Jingu Stadium, Murakami pensò di poter scrivere un romanzo; era stata una sorta di rivelazione, di epifania, in quell’attimo la sua vita cambiò in maniera drastica. Dopo quella partita entrò in una cartoleria di Shinjuku e comprò una risma di fogli e una penna stilografica da circa mille yen. Ogni notte, dopo il lavoro, si sedeva al tavolo e scriveva e così è nato “Ascolta la canzone del vento”.
Vento e flipper è il titolo italiano del primo romanzo del noto autore giapponese, al cui interno troviamo i due racconti che fanno da esordio alla sua carriera: Ascolta la canzone del vento e Flipper.
I due titoli appartengono a una tetralogia a cui fanno seguito Nel segno della pecora e Dance dance dance.
Trama di Ascolta la canzone del vento
Il protagonista, un giovane studente universitario fuoricorso di cui non ci è dato sapere il nome, trascorre le sue notti al Jan’s bar, in compagnia di un uomo più grande di lui soprannominato Il Sorcio, che gestisce da tempo il locale. Entrambi trascorrono le serate parlando delle proprie vite e della donna che il Sorcio vorrebbe amare, ma che non ha il coraggio di avvicinare. Entra in scena anche una donna che lavora in un negozio di dischi e che avrà un peso importante nella vicenda stessa.
In uno dei libri scritti successivamente da Murakami (che non vi voglio svelare per ovvie ragioni) il protagonista infatti rimane affascinato da questa donna che perde di vista all’improvviso, rimanendo con un forte senso di delusione per la perdita improvvisa. A questo punto per il protagonista darà una svolta netta alla sua vita, diventando uno scrittore.
Trama di Flipper
In Flipper incontriamo nuovamente il Sorcio e il protagonista del precedente racconto, un paio di anni dopo le vicende precedentemente descritte.
Il leitmotiv è la ricerca spasmodica di un vecchio flipper a cui il giovane era molto legato, come se cercasse di ancorarsi a qualcosa di solido nella sua vita. Il protagonista vive momenti di profonda solitudine e sembra essere alla ricerca di un senso alla sua esistenza.
Si tratta di un racconto molto profondo, toccante e coinvolgente. Viene descritta una gioventù dai contorni sfocati, in balia di una vita che non riesce ad accoglierli, di eventi che capitano quasi per caso, a prescindere dalle loro volontà.
Considerazioni personali
Vento e flipper si presenta molto autobiografico, al suo interno troviamo molti elementi che si rifanno ad avvenimenti realmente accaduti a Murakami; ad esempio lui stesso ammette di aver lavorato in un jazz-club a Tokyo ancor prima della sua laurea, motivo per cui era in ritardo con gli esami (L’arte di correre) e ricorda con precisione il momento (l’una del pomeriggio del 1° aprile del ’78!) in cui ha deciso di diventare uno scrittore “professionista”, decisione che da lì in avanti gli cambiò la vita.
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