Era da tanti anni che vedevo il nome di Annie Ernaux sugli scaffali di tutte le librerie. Ne sentivo parlare ed ero curiosa di farmi un’idea personale. Quando ho saputo che aveva vinto il premio Nobel per la letteratura del 2022 ho capito che non potevo più aspettare. E ho fatto bene perché dopo la lettura di Una donna di Annie Ernaux ho un bisogno impellente di recuperare altri suoi scritti. Partiamo dalla trama.
Trama
Una donna di Annie Ernaux, come dichiarato dalla stessa autrice, non è una biografia e nemmeno un romanzo. Si colloca a metà tra letteratura e sociologia.
Annie parla della morte della madre avvenuta dopo due anni di degenza in una casa di cura. Questo episodio darà il via al racconto della vita della madre dell’autrice.
Una donna forte che ha partorito mentre imperversava la guerra e ha tentato di sollevarsi dalla vita povera e umile che le era toccata. Lavorava giorno e notte spaccandosi la schiena pur di dare alla figlia la possibilità di vivere una vita migliore della sua.
Ciò che più le premeva era che la figlia entrasse a far parte del mondo borghese, che avesse un’istruzione ottima e che non si rovinasse con un ragazzo prima di sposarsi.
Annie ci racconta in appena 100 pagine la storia della madre. Una donna a tratti autoritaria e dispotica, diventata presto vedova e che ha sconvolto la sua vita molte volte. Ha tenuto in piedi la sua attività di commerciante quasi da sola per poi vendere tutto. Si trasferisce da Annie nei quartieri piccolo borghesi che tanto aveva desiderato ma in cui non si sentiva a suo agio.
Fino ad arrivare alla malattia, Alzehmeir, demenza, quella malattia che fa ritornare bambini, che fa dimenticare le persone che amiamo e che ci amano, una lenta agonia verso la morte che provoca grandi sofferenze fisiche ed emotive.
Considerazioni personali
Una donna di Annie Ernaux presenta uno stile scarno, essenziale quasi freddo. Ma allo stesso tempo arriva dritto al cuore come un pugno nello stomaco. Ha la capacità di condensare in poche frasi efficaci il senso di colpa e la sofferenza che si prova nel vedere un genitore che soffre e l’impotenza di non poterlo aiutare.
Conclusioni
Una donna di Annie Ernaux va letto non a cuor leggero ma con la consapevolezza di aver scoperto un’autrice straordinaria!