Un lavoro perfetto di Tsumura Kikuko era nella mia wishlist da tanto, troppo tempo. Dato che l’argomento mi interessava particolarmente, ho preso coraggio e, ignorando le occhiatacce dei libri in attesa sugli scaffali, ho deciso di acquistarlo.
Mi sarò di certo inimicata qualche romanzo, ma il libro mi è piaciuto per cui sento di aver fatto la scelta giusta. Nonostante tutto!
Lasciamo da parte i sensi di colpa e andiamo a scoprire di più su questo ironico romanzo.
Trama de Un lavoro perfetto di Tsumura Kikuko
La nostra protagonista (senza nome) è una giovane donna che, dopo un esaurimento nervoso, decide di licenziarsi. Il suo nuovo lavoro dovrà essere privo di grandi responsabilità, coinvolgimenti e scatti di carriera. Insomma un lavoro semplice e senza troppe pretese.
Si reca, perciò, in un’agenzia e la signora Masakado le trova un lavoro che pensa possa essere adatto a lei. Ma non sarà l’unica volta che la signora Masakado entrerà in azione, anzi. La nostra protagonista salterà da un posto di lavoro all’altro.
Ogni capitolo contiene una diversa esperienza lavorativa e ci catapulterà nella stravagante vita di una donna che proprio non riesce a trovare il lavoro perfetto.
Considerazioni personali
Questo romanzo è leggero, ironico e a tratti surreale, ma offre anche importanti spunti di riflessione.
La nostra protagonista non riesce a non farsi coinvolgere nei suoi lavori. Che sia attaccare dei poster sulle mura della città o forare dei biglietti per una mostra, ci sarà sempre qualcosa che la coinvolgerà al punto da farla immergere nella sua nuova occupazione con tutta sé stessa.
Accetta di buona lena tutti i lavori che le vengono affidati e si dimostra capace in ogni mansione che le viene assegnata. Nonostante tutto, però, non riesce a raggiungere la tranquillità della quale ha bisogno. Aleggia sempre, intorno a lei, un senso di inquietudine e il pensiero per il lavoro dal quale si è licenziata.
Questo perché quel lavoro le piaceva davvero, non lo ha lasciato perché non lo sentisse adatto a lei, ma per le grandi responsabilità che questo comportava e dalle quali, spesso, si sentiva sopraffatta.
Ciò che pensa del suo lavoro, lo conosciamo attraverso alcuni suoi pensieri disseminati nel corso del romanzo. Non viene posto l’accento sulla parte drammatica della vita della donna, ma piuttosto sulle stravaganze dei suoi nuovi lavori.
In ogni lavoro che le viene affidato c’è sempre un mistero da risolvere. Questo è un espediente che mi ha tenuto incollata alle pagine e che ha reso interessanti anche lavori che, a una prima occhiata, possono sembrare molto semplici e senza grosse difficoltà. Tutto è raccontato con un pizzico di ironia e di stravaganza che fa aleggiare sulle labbra del lettore un sorrisetto divertito.
Per concludere
Mi sono sentita cullata da questa lettura. All’inizio mi aspettavo fosse un romanzo molto più serioso, invece affronta il tema dell’esaurimento sul lavoro e delle difficoltà in ambito lavorativo senza strafare.
Lascia al lettore la possibilità di immergersi nella lettura con serenità e leggerezza. Non per questo non affronta temi importanti, nei quali io in primis mi sono immedesimata.
Consiglio questo romanzo a chi non ha ancora trovato il lavoro dei suoi sogni o a chi è in un periodo difficile dal punto di vista lavorativo. Riesce a strapparti un sorriso, anche se la situazione sembra tragica!
Non è un libro che pretende di dare risposte al lettore, ma racconta una storia che può essere di tutti, in un modo originale che mi ha intrigato.
E alla fine restiamo con una domanda a fior di labbra: esiste davvero il lavoro perfetto?
Ti piace la letteratura giapponese? Allora la nostra rubrica Giappone Infuso potrebbe fare al caso tuo.
IDENTIKIT Un lavoro perfetto di Tsumura Kikuko
Titolo: Un lavoro perfetto
Autore: Tsumura Kikuko
Lingua originale: Giapponese
Traduzione: Francesco Vitucci
Editore: Marsilio (3 giugno 2021)
Lunghezza pagine: 315
Genere: Narrativa contemporanea
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