The Help di Kathryn Stockett è uno dei miei libri preferiti di sempre! Un inno contro la discriminazione e il razzismo che imperversava negli anni ’60 nel Sud degli Stati Uniti.
Trama
La protagonista è una domestica afroamericana, Aibileen, che ha cresciuto ben diciassette figli dei suoi padroni bianchi. Vive un’esistenza molto dolorosa poiché le hanno ucciso il suo unico figlio.
Deve scontrarsi ogni giorno con la diffidenza e la discriminazione dei bianchi che accusano lei e le sue compagne di rubacchiare nelle loro case o di qualsiasi altra vigliaccheria.
Eppure è difficile comprendere come alle domestiche sia proibito utilizzare lo stesso bagno dei bianchi mentre non hanno problemi ad accudire i loro figli. Li lavano, li vestono e gli danno da mangiare. I bambini infatti considerano più madri le loro domestiche che le loro effettive madri.
Queste ultime, infatti, sono spesso delle bambine viziate e arroganti che, come dice Aibileen, non avrebbero dovuto mettere al mondo bambini.
Il libro è incentrato sulla vita di molte domestiche afroamericane che, aiutate dalla giornalista ventitreenne Skeeter, daranno voce alle ingiustizie subite tramite la pubblicazione di un libro intitolato proprio The Help.
La vera forza di questo libro sono le protagoniste femminili che ora andrò a descrivere più nel dettaglio.
I personaggi
Oltre alla sopracitata Aibileen un personaggio vulcanico ed esplosivo è Minnie, domestica e amica di Aibileen, con un caratterino niente male.
Minnie ha una schiera di figli, subisce le botte del marito alcolizzato ma affronta la vita con aggressività e intraprendenza. In più di un’occasione non riesce a tenersi le offese rivoltele dai suoi padroni arrivando perfino ad essere licenziata.
E non ci sta ad uscire di scena in sordina ma lascerà in ricordo una torta squisita con un ingrediente “speciale”.
Altro personaggio importante è la giornalista di 23 anni, Skeeter, una ragazza bianca che ha studiato all’università e che è molto diversa dalle sue coetanee, già sposate e con uno o due figli.
Skeeter vuole fare la differenza, vuole lavorare a New York, vuole dare voce alle ingiustizie che vede consumare davanti ai suoi occhi a dispetto di sua madre che la vorrebbe come una perfetta mogliettina e che non perde occasione per presentarle un pretendente.
Ma Skeeter non ci sta ad uniformarsi a questa etichetta e con Aibileen e Minnie, riunirà tutte le domestiche di Jackson, Mississippi, dando voce alle ingiustizie e agli abusi che queste sono costrette a subire.
Il libro, scritto in forma anonima, avrà un notevole successo e non mancheranno signore che si riconosceranno in una delle storie e che preferiranno tacere per non essere umiliate.
Considerazioni personali
Questo libro ha la capacità di farci entrare in pieno Sud degli Stati Uniti. L’aria che si respira è pesante, gli afroamericani sono ancora ritenuti non degni di rispetto e le domestiche relegate ad un ruolo subalterno.
A tratti si respira leggerezza e ironia soprattutto grazie agli scherzi di Minnie e alla goffa Skeeter.
Ma ciò che mi ha colpito è la capacità di queste donne di uscire dagli schemi e dagli stereotipi che la società imponeva loro per cercare, nel loro piccolo, di cambiare il loro modo di vivere.
Un piccolo passo verso la libertà tanto agognata e che ancora oggi non è stata conquistata completamente.
Dal libro al film
Sono successe due cose che raramente mi capitano:
-Ho guardato questo film molte volte
-Ho pianto calde lacrime nel finale
Film stupendo, con attori da urlo (Emma Stone, Viola Davis, Octavia Spencer), fedele al libro in tutto, ambientazione fantastica e recitazione divina.
Il film ha la capacità di catapultarti completamente negli anni ’60 e di desiderare di vivere le avventure insieme alle protagoniste anche se alcune sono poco piacevoli.
L’ho già guardato molte volte e non mi stancherei mai di farlo.
Le mie scene preferite sono sicuramente quelle che hanno come protagonista la vulcanica Minnie e i suoi scherzi da urlo che metteranno al suo posto l’ex padrona.
Inoltre le musiche anni ’60 sono davvero incredibili e fanno venir voglia di scatenarsi per bene.
Se non lo avete ancora visto, recuperatelo e non ve ne pentirete.
Sei curioso o curiosa di mettere a confronto i libri e le loro trasposizioni cinematografiche? Vai alla nostra rubrica Dal libro al film!
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