Non conoscevo affatto la figura di questa giovane donna, moglie del famoso Francis Scott Fitzgerald, di cui ho amato Il Grande Gatsby, ma grazie a Superzelda di Tiziana Lo Porto e Daniele Marotta ho potuto approfondirla.
Superzelda parla di Zelda, una donna volubile, tormentata, malata ma anche leggera, fragile, amante della vita e dei piaceri. Non basteranno certo poche parole per descrivere questa figura così controversa, ma proverò a raccontare ciò che mi ha trasmesso la sua vita.
Trama di Superzelda di Tiziana Lo Porto e Daniele Marotta
Zelda nasce a Montgomery, in Alabama, da una famiglia benestante. Non le piace andare a scuola, ma piuttosto essere corteggiata e accompagnarsi a molti ragazzi. Non le interessa il giudizio altrui e vive ogni giorno al massimo. Quando conosce Scott tra i due nasce un amore totalizzante con tratti autodistruttivi. I due si sposano, hanno una bambina e viaggiano senza sosta in Italia, Francia, Algeria, New York, Los Angeles, Svizzera. Sembra non riescano a mettere radici da nessuna parte, vivono una vita fatta di feste interminabili dove scorrono fiumi di alcool e droghe. Spesso sono cacciati dagli alberghi in cui soggiornano a causa dei loro schiamazzi.
Vivono alla giornata, a volte hanno fiumi di denaro grazie ai romanzi che pubblica Scott, a volte sono costretti a chiedere prestiti perché hanno prosciugato i loro risparmi in feste e bella vita. Il rapporto tra i due coniugi è fatto di conflitti molto accesi e tradimenti anche se finiscono sempre per tornare l’uno tra le braccia dell’altra.
Zelda è considerata la prima maschietta dell’epoca, ovvero una donna che assume atteggiamenti maschili, una donna che non ha paura del giudizio degli altri. Ma è anche una donna con molti problemi: soffre di schizofrenia, tenta molte volte il suicidio o ingerendo farmaci o appiccando incendi e spesso è ricoverata in cliniche psichiatriche per rimettersi in sesto. Scott è il suo unico punto fermo, ma Zelda va avanti grazie anche alle sue passioni che spesso però diventano ossessioni: la pittura, la danza, la scrittura.
Considerazioni personali di Superzelda di Tiziana Lo Porto e Daniele Marotta
Dopo aver letto questa graphic novel edita da Minimum Fax, ho dovuto metabolizzarla prima di essere in grado di esprimere un parere. Indubbiamente Zelda è la Daisy di Gatsby e come lo stesso Scott afferma, è la protagonista di tutti i suoi romanzi. È una donna molto controversa e instabile che probabilmente non è stata curata a dovere né compresa dal marito. Scott infatti rifiutava categoricamente che lei scrivesse romanzi e più di una volta l’ha dissuasa dallo scrivere opere. Allo stesso tempo Zelda rappresenta una delle prime donne in grado di vivere libera da pregiudizi sempre alla ricerca di esperienze sensazionali: i tuffi da grandi altezze, le notti passate a festeggiare senza dormire, i tentati suicidi erano forse un modo per chiedere aiuto o per cercare qualcosa che in fondo non è mai riuscita a trovare o che la vita non è riuscita a darle.
Credo di voler recuperare tutta la bibliografia di Fitzgerald per ritrovare ancora una volta questa donna tra le sue pagine e comprendere altre sfumature della sua persona.
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