La vegetariana di Han Kang lo avevo adocchiato da qualche tempo. Ero incuriosita soprattutto dal titolo e dalla storia. Quando ho cominciato a leggerlo mi sono trovata di fronte a qualcosa di disturbante e destabilizzante. Proverò a spiegarlo di seguito.
Trama di La vegetariana di Han Kang
La protagonista di La Vegetariana di Han Kang è Yeong-hye, una donna ordinaria con una vita apparentemente ordinaria. Una mattina, dopo aver fatto un sogno, decide di smettere improvvisamente di mangiare carne.
Yeong-hye non ha voce in questa storia. Il libro è diviso in tre parti, ognuna delle quali viene raccontata da un membro diverso dalla famiglia: il marito, il cognato e la sorella.
Nessuno riesce a capacitarsi del perché Yeong-hye stia avendo un cambiamento così radicale e la sua famiglia non la capisce affatto anzi ostacola il suo vegetarianesimo. Si arriva addirittura alla violenza.
Yeong-hye entra in una spirale senza uscita. Non smette soltanto di mangiare carne ma comincia ad avere comportamenti che minano le convenzioni sociali. Non può più condurre una vita normale e a poco a poco, quasi tutti i membri della sua famiglia la abbandonano.
Considerazioni personali
La vita di Yeong-hye potrebbe essere quella di ognuno di noi. Ha una famiglia, un marito, una casa e conduce le sue attività quotidiani con abitudine. Ma come può accadere a chiunque, un giorno qualcosa nella nostra testa si inceppa, il meccanismo si rompe e tutto va a rotoli. Almeno per chi ci sta accanto. Yeong-hye non mangia più, si denuda all’aperto, è completamente assente.
Purtroppo subirà molte violenze fisiche e psicologiche, violenze che aveva già subito e che forse non sono estranee a quello che le è successo. Qualcuno si approfitterà della sua condizione, qualcuno cerca di aiutarla, il resto delle persone l’abbandona.
La vegetariana di Han Kang mi ha lasciata spiazzata per lo stile nudo e per alcune scene violente. Fa molto riflettere ma va letto solo se non si è particolarmente sensibili.
IDENTIKIT La vegetariana
Titolo: La vegetariana
Autrice: Han Kang
Traduzione: Milena Zemira Ciccimarra
Editore: Adelphi
Lunghezza pagine: 177
Genere: Narrativa psicologica
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