Il buio oltre la siepe di Harper Lee è un capolavoro con la C maiuscola.
Perché leggere Il buio oltre la siepe? È un manifesto contro i pregiudizi razziali e tratta in particolar modo di come doveva essere la vita per un nero nel Sud degli Stati Uniti.
Trama
La storia ha come voce narrante una bambina, Scout, che con i suoi occhi innocenti osserva il mondo devastato dal razzismo. Ha come modello il padre, Atticus Finch, uno dei personaggi iconici della letteratura mondiale. È un avvocato che sceglie di stare dalla parte dei deboli e degli oppressi, o per meglio dire, dalla parte della verità, sia essa rappresentata da una persona bianca o da una persona nera.
L’argomento principale del romanzo riguarda il processo di un uomo bianco il quale afferma di essere il testimone di un reato che ha visto partecipe un uomo nero. E nonostante il processo e la difesa vadano a favore dell’indiziato, il fatto di essere semplicemente con un colore di pelle diverso lo penalizza.
Ma “qualcosa è cambiato”, dice l’avvocato difensore -nonché il papà di Scout, – perché per confermare la colpevolezza dell’uomo c’è voluta “più di mezz’ora”.



I personaggi
Il punto di vista di una bambina dà un tocco di originalità alla storia. Ma Scout non è una bambina come le altre: cresciuta insieme a suo fratello Jem e al suo cuginetto Dill, cerca sempre di non fare “la ragazzina”, si dimostra coraggiosa e molto battagliera.
Un altro dei personaggi è Arthur -detto Boo- Radley, inizialmente una figura quasi mitologica all’interno del romanzo. Un bambino, un ragazzo e poi un uomo che non si è mai mostrato nella società, che è rimasto per anni e anni chiuso nella sua dimora.
Intorno al suo personaggio, Scout e Jem costruiscono la figura di un essere spaventoso e terribile. Sarà poi lo stesso Boo Radley a venire in soccorso ai nostri protagonisti in un momento clou del romanzo.
Boo rappresenta il proposito di abbattimento dei pregiudizi nei confronti del prossimo, qualsiasi colore di pelle abbia e qualsiasi comportamento assuma, non ha importanza. Sono le azioni dell’uomo che lo rendono tale e degno di rispetto. Ricordiamo infatti che il signor Radley non è solito uscire e vivere la sua vita come farebbe qualsiasi altro suo coetaneo. Eppure, questa sua “stranezza” non lo rende diverso da qualsiasi altro uomo.
Considerazioni personali
La caratteristica principale di questo romanzo è la crescita intellettuale che compiono i protagonisti bambini, Scout, Jem e Dill. In quell’aula di tribunale mentre guardano il processo dietro le grate col fiato sospeso, non riescono a capacitarsi di come un uomo palesemente innocente sia poi giudicato colpevole.
I loro occhi innocenti non guardano il colore della pelle, la differenza di trattamento e i pregiudizi ma solo la persona così come si presenta ai loro occhi. Tom Robinson non è uno stupratore così come Boo non è un mostro. Ma gli uomini bianchi di cui è composta in larga parte la società purtroppo dimenticano la freschezza e l’innocenza che hanno avuto da bambini e agiscono con la logica del potere bianco.
Tim Robinson è colpevole perché è nero anche se Atticus ha dimostrato la sua innocenza.
Con questa dura realtà deve fare i conti Scout.
Questo articolo fa parte de La rubrica di Scout, il cui nome fa riferimento proprio alla protagonista di questo libro. Se vuoi scoprire gli altri articoli che fanno parte della rubrica, clicca qui
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