Quando ho terminato di leggere Heaven di Mieko Kawakami, ho avuto bisogno di prendermi un po’ di tempo per riordinare le idee.
È molto diverso da Seni e uova (per la recensione clicca qui) l’altro romanzo dell’autrice, e non è stato un libro semplice da digerire per i temi trattati: il bullismo, la violenza, ma anche l’amicizia e la resistenza al dolore e alla violenza.
Trama di Heaven di Mieko Kawakami
Il protagonista del romanzo è un ragazzo di 14 anni, chiamato dai perfidi compagni Occhi storti, a causa del suo strabismo. Ogni giorno è costretto a subire non solo prese in giro, ma calci, pugni, violenze e umiliazioni di ogni genere.
Una mattina riceve un messaggio anonimo dove gli si chiede di recarsi in un dato giorno e orario in un parco che si trova lungo la strada per andare a scuola. Pensando che sia uno scherzo dei suoi compagni, il nostro protagonista è indeciso sul da farsi, ma alla fine si reca all’appuntamento e trova ad attenderlo una sua compagna di classe, Kojima.
Kojima, l’altra protagonista della storia, anche lei bullizzata pesantemente dalle compagne di classe perché povera e sporca, vuole conoscere meglio il suo compagno di classe. Sente una chimica tra loro, sente che possono capirsi e che insieme possono farcela a sopportare le sofferenze che sono costretti a subire.
Nasce una profonda amicizia tra i due. Kojima crede che sia necessario resistere a quelle violenze ed essere fieri della loro diversità. Non vuole omologarsi agli altri a costo di continuare a subire vessazioni. Kojima ha la speranza che tutto questo possa cambiare e che prima o poi i loro compagni capiranno i loro errori. La sua è una vera e propria resistenza. Ma il nostro protagonista è d’accordo con lei?
“Ma deve esserci un significato, deve esserci un motivo per cui subiamo le loro prepotenze. Come posso spiegarti? Ah, sì, è come se fosse una grande prova: dopo aver sopportato tutto, alla fine, ci aspettano un luogo o un evento speciali, qualcosa in cui non ci saremmo mai imbattuti se non avessimo sopportato tutto e resistito fino alla fine. Io ne sono convinta. Tu no?
Mieko Kawakami dà voce ai bulli
L’autrice, oltre a dare voce ai due ragazzi bullizzati, fa parlare anche i bulli attraverso Momose.
Momose è un personaggio controverso, non partecipa direttamente agli atti di bullismo, ma guarda indifferente le atroci violenze che il suo compagno di classe è costretto a subire, senza alzare un dito né per difenderlo, né per partecipare.
È completamente indifferente a tutto ciò che lo circonda, pensa che tutto quello che succede sia solo frutto del caso e della volontà del singolo individuo e che non sia possibile impedire il male e la violenza nel mondo. L’unica cosa che l’uomo può fare è difendersi. Ma non tutti sono capaci di usare la violenza e di difendersi.
Conclusioni
Il romanzo non è facile da digerire. Io stessa ho avuto difficoltà a leggere dei maltrattamenti e delle violenze subite dai ragazzi. Non ero pronta alla crudeltà mista a indifferenza del bullo, mi ha fatto male.
Gli adulti sono completamente assenti in questo romanzo. Sembra assurdo che tutte queste violenze possano succedere a due passi dagli insegnanti.
Inoltre gli stessi genitori dei ragazzi bullizzati, se non completamente assenti, sembrano immersi nella loro vita e non danno il peso necessario a quello che succede ai propri figli. Sembrano non avere gli strumenti per comportarsi nella maniera più giusta e sensata.
Ma un ragazzo di 14 anni per quanto tempo può resistere senza crollare?
Un libro forte, crudo e duro, che dà anche la speranza che qualcosa di migliore possa accadere, che l’heaven possa essere raggiunto.
Identikit di Heaven di Mieko Kawakami
Titolo: Heaven
Autore: Mieko Kawakami
Lingua originale: Giapponese
Editore: Edizioni e/o (2021)
Lunghezza pagine: 248
Genere: narrativa
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