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Dance Dance Dance di Haruki Murakami

Sto continuando il mio proposito di leggere in ordine cronologico le opere di uno dei miei scrittori preferiti. Tocca adesso a Dance dance dance di Haruki Murakami!

Per evitare spoiler, vi consiglio di leggere prima Nel segno della pecora e poi quest’ultimo. Infatti con Dance dance dance termina la cosiddetta “Tetralogia del ratto” che comprende Vento & Flipper e Nel segno della pecora.

Trama

Nell’ultimo capitolo il protagonista deve fare i conti con la solitudine che lo attanaglia poiché tante persone lo hanno abbandonato: il Sorcio, l’ex moglie, Kiki.
Proprio quest’ultima è il motore del romanzo, infatti il protagonista fa un sogno ricorrente dove Kiki lo chiama piangendo disperata dall’Hotel Delfino, che è l’altro importante protagonista della storia.

Il protagonista decide quindi di intraprendere un viaggio e di ritornare in quell’hotel, dove l’ultima volta era stato con Kiki e da dove lei era sparita.

Troverà una bella sorpresa ad aspettarlo: l’hotel non è più quello che ricordava lui, ma è stato completamente ristrutturato ed è diventato ormai un hotel di lusso. Eppure continuano ad accadervi cose strane, ma di Kiki nessuna traccia.


Durante il suo viaggio il protagonista incontrerà tante persone nuove che cambieranno radicalmente la sua vita, ma anche vecchi amici che lo aiuteranno a ritornare sui suoi passi e la ricerca di Kiki diventerà una ricerca all’interno di sé e del suo inconscio.

Il tema centrale del romanzo è senza dubbio la solitudine, quel tipo di solitudine che ti lascia senza fiato e dalla quale il protagonista cerca disperatamente di liberarsi; liberarsi dalla solitudine, in questo caso, vuol dire ritrovarsi, cercare di capire i propri sbagli del passato e ricominciare. L’unico modo per farlo è danzare.

“Danzare” rispose “continuare a danzare, finché ci sarà musica. Capisci quello che ti sto dicendo? devi danzare. Danzare senza mai fermarti. Non devi chiederti perché. Non devi pensare a cosa significa. Il significato non importa, non c’entra. Se ti metti a pensare a queste cose, i tuoi piedi si bloccheranno. E una volta che saranno bloccati, io non potrò più fare niente per te.
Tutti i tuoi collegamenti si interromperanno.
Finiranno per sempre.
E tu potrai vivere solo in questo mondo. Ne sarai progressivamente risucchiato. Perciò i tuoi piedi non dovranno mai fermarsi. Anche se quello che fai può sembrarti stupido, non pensarci. Un passo dopo l’altro, continua a danzare. E tutto ciò che era irrigidito e bloccato piano piano comincerà a sciogliersi. Per certe cose non è ancora troppo tardi. I mezzi che hai, usali tutti. Fai del tuo meglio. Non devi avere paura di nulla. Adesso sei stanco. Stanco e spaventato. Capita a tutti. Ti sembra sbagliato. Per questo i tuoi piedi si bloccano”.

Per concludere

Dance dance dance è un romanzo di rinascita. Anche quando ci si sente soli e in un pozzo senza fondo, l’importante è trovare la forza di risalire. Risalire danzando e farlo fino a quando non si riesce a ritornare in superficie. Ci riuscirà il nostro protagonista?

Se vuoi sapere altro su questo autore, puoi leggere le recensioni dedicate Alla scoperta di Murakami.

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