Daisy Jones & The Six di Taylor Jenkins Reid non è solo un libro su una rock band. È la storia di sette ragazzi che provano a collaborare per creare dell’arte e per farla funzionare. Credete che sette artisti riescano a condividere la stessa passione (e gli stessi spazi) ed uscirne indenni?
Pubblicato nel 2019 e tradotto in italiano solo l’anno successivo, Daisy Jones & The Six è ormai diventato un best seller. Ma merita davvero questo successo? Scopriamolo.
Trama
Per anni i The Six hanno lavorato sodo per arrivare al successo. Ed eccolo che arriva! Grazie alla new entry Daisy Jones, tutto è possibile. Il singolo Aurora non teme confronti. Enormi stadi in visibilio. Cosa può andare storto?
Eppure, come in ogni rock band che si rispetti, non ci si può aspettare che vada tutto liscio. Daisy Jones & The Six di Taylor Jenkins Reid è un libro ricco di colpi di scena, condito da quelli che sono gli ingredienti perfetti di una rock band di successo, negli anni ’70: una dose di droga di troppo e tanto alcool. E ovviamente, rock ‘n’ roll!
Il libro ha di per sé una trama semplice. Parla della storia di una band dalla loro ascesa fino al declino. La forza di questo libro è nello stile di scrittura: un libro-reportage, in cui vengono svelati i segreti della band. La storia è raccontata dagli ex-membri del gruppo, tanti anni dopo lo scioglimento della band.
In un’intervista per Distractify, la Reid stessa afferma: “Volevo che i lettori si sentissero immersi nella storia, e non come se stessero leggendo narrativa, ma come se fossero lì”. Questo escamotage è vincente, perché permette un’immersione totale nel libro, come se stessimo guardando un documentario rock.
Infatti, il bello di questo libro è proprio quello di chiudere l’ultima pagina del libro e andare a googlare se i The Six siano esistiti davvero.
Considerazioni su Daisy Jones & The Six di Taylor Jenkins Reid
Mi è piaciuta la caratterizzazione dei personaggi. Li trovo ben delineati e coerenti. Impari a conoscerli a tal punto che sai prevedere anche le loro mosse.
Per esempio, impariamo che Graham è un uomo devoto alla famiglia. Nonostante gli attriti che si creano con il fratello, gli rimarrà sempre fedele anche dopo lo scioglimento della band.
Allo stesso modo, comprendiamo le decisioni di Karen, per la quale il lavoro viene prima di tutto.
Infine, non posso non citare una componente preponderante di tutto il romanzo: la musica.
Leggendo questo libro è come si riuscisse ad ascoltare le canzoni dei The Six accompagnate dalla voce di Daisy Jones. Come se stessimo assistendo ad un loro concerto! E il costo del biglietto è il prezzo del nostro libro!
Non dico che questo best seller non abbia dei difetti. Per esempio alcuni colpi di scena sul finale, seppur inaspettati, li ho trovati forzati.
Il lettore sentiva forse il bisogno di sapere l’identità del narratore? Io, ormai fan dei The Six, non mi ero posta il problema. Ma devo ammettere che ha messo un bel punto ad una bella storia.
Conclusioni
Consiglio questo libro soprattutto agli amanti della musica e del genere musicale che viene descritto, il soft rock.
A chi vuole conoscere i meccanismi che si celano dietro ad una band, poiché spesso ciò che appare una relazione sana e amichevole può nascondere altri sentimenti.
La stessa Taylor Jenkins Reid afferma che i confini tra vita reale e performance possono diventare sfumati, cantare sulle vecchie ferite potrebbe mantenerle fresche.
E soprattutto consiglio la lettura a chi vuole leggere una storia d’amore e di passione, che si convoglia nei testi di una canzone.
La passione è …è fuoco. E il fuoco è fantastico, ma noi siamo fatti d’acqua. È l’acqua che ci consente di vivere. È l’acqua l’elemento di cui abbiamo bisogno per sopravvivere. […] Io avevo scelto l’acqua e la sceglierei di nuovo.
Billy Dunne
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