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Curiosità sul Giappone: La festa delle lanterne

La lettura del volume 12 della saga Hanako-Kun e i 7 misteri dell’Accademia Kamome mi ha ispirato questa nuova rubrica che unisce il piacere della lettura all’unicità delle tradizioni giapponesi che mi hanno da sempre affascinato.

La festa Obon

Oggi vorrei parlarvi della festa Obon che si rifà ad una tradizione buddista di più di 500 anni durante la quale i giapponesi onorano gli spiriti degli antenati.

Per quanto riguarda la data non è possibile individuare un momento preciso perché il passaggio dal calendario lunare a quello gregoriano ha portato un bel po’ di cambiamenti.

Finora ogni zona del Giappone ha deciso di festeggiare Obon in momenti dell’anno differenti:

  1. “Shichigatsu Bon”, ossia Obon del mese di luglio, si celebra il 15 luglio in tutto l’est del Giappone come nella regione del Kanto, a Tokyo, Yokohama e la regione di Tohoku;
  2. “Hachigatsu Bon”, invece, Obon del mese di agosto, si basa sul calendario lunare e si celebra il 15 di agosto. Solitamente questo è il momento più comunemente celebrato.
  3. “Kyu Bon”, detto Vecchio Obon, si celebra il quindicesimo giorno del settimo mese del calendario lunare e cade in una data diversa ogni anno. Questa particolare festività si celebra nella zona più settentrionale della regione del Kanto, nelle regioni di ChūgokuShikoku e sull’isola di Okinawa.

Questi tre giorni non sono elencati come giorni festivi veri e propri, ma è consuetudine che le persone facciano festa perché si tratta di un momento molto importante.

Per commemorare le persone care, i giapponesi accendono delle lanterne dinanzi le porte della propria abitazione. In molti casi i più si impegnano nel realizzare lanterne apposta per l’occasione e possono essere anche molto elaborate.

Si accendono anche i toro nagashi, ossia delle piccole lanterne di carta quadrate poste sull’acqua l’ultimo pomeriggio di Obon, e che devono guidare gli spiriti nell’aldilà.

Una piccola candela viene accesa all’interno della lanterna che poi galleggerà sul fiume o sul mare.

In ogni parte del Giappone sono praticati anche degli spettacoli di danza, che variano a seconda della regione che li realizza.

Si offre inoltre del cibo, come simbolo di condivisione. Molti visitano anche le tombe dei propri cari. Questa festa, sebbene religiosa e seria, è occasione di gioiosi incontri.

La festa nel volume 12 di Hanako-Kun e i 7 misteri dell’Accademia Kamone

Nel volume 12 che vi ho citato poco prima si possono vedere alcune scene nelle quali gli studenti dell’Accademia Kamome sono impegnati nel realizzare cestini e lanterne durante la saga legata al sesto mistero scolastico che decide della vita e della morte.

Risulta un tema molto legato alla festa dell’Obon.

L’atmosfera risulta molto gioiosa, si assapora questo bel momento di condivisione.

Questo momento viene bruscamente interrotto da uno dei sette misteri dell’Accademia che è il guardiano stesso del mondo dei morti.

Direi che come protagonista di questo filone della storia, il mistero in questione è perfetto e bilancia bene l’atmosfera gioiosa con quella più lugubre che si collega al momento della morte.

Per saperne di più sulla parte del manga a cui mi riferisco, potete consultare la recensione sul nostro blog.

Non vi resta che iniziare a leggere questo manga e lasciarvi trasportare dalle dolci note malinconiche e misteriose di Hanako-Kun.

Se vi è piaciuto questo primo post della rubrica, fatemelo sapere nei commenti!

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