Ho letto Coraline di Neil Gaiman due volte. Entrambe da adulta. Prima ho letto la stupenda graphic novel e poi la versione illustrata della Mondadori. Coraline è molto più di un libro per ragazzi. E’ molto più di un precursore del genere horror. E’ la storia di una ragazzina e del suo coraggio.
Trama
Coraline Jones si annoia terribilmente durante le vacanze estive nella sua casa. I genitori sono molto impegnati con il lavoro e a dirla tutta non vogliono che la loro figlia stia continuamente tra i piedi. Così Coraline, stanca e annoiata, si dà all’esplorazione della casa e dei suoi dintorni. La casa in cui abita la famiglia è molto particolare: apparteneva alla nonna di Coraline e ha ben quattordici porte, una delle quali dà su un muro di mattoni. Coraline è affascinata da quella porta murata, ma ottiene dalla madre solo risposte evasive.
La porta murata non è l’unica stranezza. Anche le altre persone che abitano nel palazzo sono molto particolari. Abbiamo Miss Spink e Miss Forcible, due signorine anziane amanti degli animali che non fanno altro che parlare dei loro anni da attrici e hanno un talento particolare nel predire il futuro. E che dire del vecchio pazzo al piano di sopra con un circo di topi? E quel gatto nero che compare nei momenti più difficili?
Ma una notte Coraline riuscirà ad attraversare il muro di mattoni e piomberà in una casa identica alla sua con due genitori identici ai suoi tranne per un piccolo particolare: hanno i bottoni al posto degli occhi. Da quel momento in poi Coraline non sarà più la stessa, vivrà avventure spaventose e dovrà usare tutto il suo coraggio per uscire da quel luogo perfido. Anche perché i suoi veri genitori sono spariti e l’altro padre e l’altra madre, anche se in apparenza amorevoli, non sembrano volerla lasciar andare…
Considerazioni personali
Coraline non vive una vita molto soddisfacente. I genitori non la considerano e i suoi vicini continuano a chiamarla Caroline (nonostante lei li corregga) e questo le dà molto fastidio. Il mondo dell’altra madre in un primo momento la attrae. L’altra madre le cucina piatti prelibati e buonissimi (niente più pizze surgelate e ricette improponibili del suo vero padre) e sembra voler stare sempre accanto a lei. Ma il mondo creato dalla megera è solo un’illusione e Coraline se ne accorgerà presto.
Ho provato molta empatia per Coraline. Il suo sangue freddo nel non lasciarsi coinvolgere è ammirevole soprattutto per una ragazzina che sta attraversando un momento delicato della sua vita. Avrà dei piccoli aiutanti: il gatto nero, l’amuleto di Miss Spink e Miss Forcible, i tre bambini intrappolati nello specchio… Man mano che scoprirà i segreti dell’altra madre il mondo da lei creato si appiattirà rivelando che è tutto un’illusione.
Gli elementi horror sono presenti andando avanti con la narrazione. Alcune scene sono davvero spaventose e non mancano attimi di suspense che fanno venire i sudori freddi. Difficile avere il fegato di Coraline o almeno per me lo sarebbe stato di certo.
Uno dei temi più importanti del libro sono proprio il coraggio e la paura.
Non era stato coraggioso, restando fermo lì a farsi pungere- disse Coraline al gatto.- Non era stato coraggioso perché non aveva avuto paura: quella era l’unica cosa che potesse fare. Ma quando era tornato a riprendersi gli occhiali, sapendo che lì c’erano le vespe, aveva avuto veramente paura. Quello era stato vero coraggio.-“
In effetti Coraline è una ragazzina che deve affrontare molte paure. I suoi genitori sono spariti, l’altra madre li ha rapiti e si rivela essere crudele. Coraline può fare appello solo al suo coraggio anche se è terrorizzata. Questo concetto di coraggio e paura è molto importante poiché tutte in un momento della nostra vita ci siamo sentite come Coraline. Magari non dovevamo sconfiggere mostri o scampare alla morte ma sicuramente abbiamo avuto paura di affrontare una sfida o anche solo di prendere una decisione che avrebbe cambiato la nostra vita. Ed è qui che Coraline ha aiutato me. Guardando il suo coraggio nell’affrontare i pericoli mi sono sentita in grado di affrontare le mie difficoltà pur con la paura sempre presente dietro l’angolo. Ma come ci insegna Coraline il vero coraggio si ha quando hai paura.
Curiosità
Neil Gaiman ha scritto questo libro per le sue figlie. Lo ha cominciato a scrivere per sua figlia più grande e lo ha concluso, molti anni dopo, per sua figlia più piccola.
La casa in cui è ambientato Coraline è la stessa in cui ha abitato l’autore in Inghilterra (compresa la porta murata).
L’autore ha ricevuto molte lettere da donne che hanno trovato coraggio grazie a Coraline.
Il titolo nasce da un errore. Neil Gaiman per un errore digitò sulla tastiera Coraline anziché Caroline e decise che era il nome di qualcuno e che doveva assolutamente sapere cosa le fosse successo.
Conclusioni
Coraline è un libro da leggere più e più volte magari non da piccolissimi perché alcune scene possono risultare difficili. Io stessa non so se riuscirò a vedere il film perché ho una fifa matta. Ma per i più coraggiosi consiglio libro, graphic, film e anche tutta la bibliografia di Neil Gaiman.
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Identikit di Coraline di Neil Gaiman
Titolo: Coraline
Autore: Neil Gaiman
Lingua originale: Inglese
Editore: Mondadori
Lunghezza pagine: 182
Genere: Dark fantasy
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