You are currently viewing Confessioni di una maschera di Yukio Mishima

Confessioni di una maschera di Yukio Mishima

Confessioni di una maschera è un romanzo autobiografico di Yukio Mishima, grande autore giapponese del ventunesimo secolo.

Il libro è narrato in prima persona e racconta alcuni episodi principali della vita del protagonista., dall’infanzia alla maggiore età.

Se ti piacciono le autobiografie e temi quali la sessualità e la scoperta del vero sé (e soprattutto ti affascina la cultura giapponese!) sei nel posto giusto. Vediamo la trama.

Trama di Confessioni di una maschera di Yukio Mishima

È possibile avere ricordo dei primi attimi della propria nascita? 

Questo romanzo si apre con la notte del 4 gennaio del 1925: una donna con le doglie partorisce un “bambino piccolissimo” che ricorderà non solo i suoi primi momenti di vita, ma anche altri momenti salienti della sua esistenza.

Il protagonista racconta degli episodi-chiave della sua infanzia e adolescenza, in cui spiega come ha costruito un mondo in cui sopravvivere solo grazie all’ausilio di “maschere”.

Maschere che per il protagonista rappresentano delle bugie, dette a sé stesso e agli altri, dietro le quali si celano grandi interrogativi: “Quali sentimenti proverei se fossi una persona normale?”

Per tutta la vita si tormenta di trovare una definizione di sé e cercherà risposte nella conoscenza di Omi e Sonoko, il primo amore e l’unica donna che forse abbia mai amato.

Considerazioni personali

Confessioni di una maschera di Yukio Mishima è un libro profondo e melodico. Il protagonista ci accompagna, con un lungo monologo, alla comprensione delle sue bugie e ossessioni.

Non è semplice stare al passo con suoi interrogativi e con le sue elucubrazioni, ma ci fanno comprendere la grande confusione del protagonista e il suo voler a tutti i costi nascondere la sua vera identità agli altri.

Ma nascondere la sua identità dietro una maschera gli fa desiderare la morte. Un altro tema centrale del romanzo è proprio il rapporto con la morte, vista come la fine delle sofferenze e della vergogna che il protagonista prova ogni giorno. Ma la sua “codardia” non gli permette di andare incontro alla morte, ma di sperare che lo colga all’improvviso o durante la guerra.

Nella prima parte si ha una narrazione più frammentaria e si fa più difficoltà a seguire lo svolgimento della vicenda poiché la narrazione salta di anno in anno, ma nella seconda parte diventa più lineare.

La linearità della seconda parte ci fa empatizzare di più con il protagonista, che si trova in una fase della sua vita nella quale dovrà prendere una decisione molto difficile.

Soffriamo con lui quando non riesce ad attenuare le sue sofferenze e quelle delle persone che ama e vorremmo solo che riuscisse ad essere felice.

Per concludere

Il romanzo mi è piaciuto, ma lo stile pomposo non mi ha permesso di godermi appieno la storia. Di certo Mishima è un autore che mi affascina molto e leggerò altro di suo. Ma avviso che questo romanzo va preso a piccole dosi.

Ti è piaciuta la recensione? Se vuoi leggerne altre, naviga sul nostro sito.

IDENTIKIT Confessioni di una maschera di Yukio Mishima

Titolo: Confessioni di una maschera

Autore: Yukio Mishima

Traduzione: Marcella Bonsanti

Editore:  Feltrinelli (giugno 2013)

Lunghezza pagine: 224

Genere: Narrativa contemporanea

Se vuoi supportarci, puoi offrirci un caffè (o una tazza di tè!) al seguente link:

Lascia un commento